Ogni giardino, grande o piccolo che sia, è una risorsa rara e preziosa che va preservata e protetta. Attraverso una cura responsabile, ognuno di noi può contribuire a salvaguardare questi ecosistemi. Ma in che modo, nella pratica, ce ne prendiamo cura?
Gli europei amano i giardini a prescindere dalla loro grandezza. Come rivela un nuovo sondaggio commissionato a YouGov da STIGA – leader mondiale nella produzione di macchine e attrezzature per il giardinaggio – le dimensioni degli spazi verdi domestici in Europa possono variare di molto. Mentre il Regno Unito è di gran lunga il paese con il maggior numero di proprietari di giardini privati (76%) – seguito da Polonia (64%), Francia (61%), Italia (57%), Germania (54%) e Spagna (36%) – i polacchi e i francesi si aggiudicano il podio in termini di dimensioni, con circa 1 intervistato su 10 in questi paesi (12% Polonia, 10% Francia) con un giardino più grande di 4 campi da tennis (oltre 1000 m2). In Spagna, lo “spazio verde” della casa è generalmente molto più piccolo, con più di 6 intervistati su 10 che dichiarano che il loro giardino misura mezzo campo da tennis (meno di 125 m2), seguiti da italiani (49%) e inglesi (40%).
Ma quanto è importante per gli europei possedere un giardino? La scelta o meno di una casa con un proprio pezzetto di verde è una decisione che può cambiare radicalmente lo stile di vita: da un grande giardino, infatti, derivano grandi responsabilità (ampiamente compensate dalla possibilità di godere di uno spazio verde). È interessante notare che, nel complesso, più di 7 intervistati su 10 nei sei paesi considerati preferirebbero una casa più piccola con un giardino privato piuttosto che una casa più grande senza uno spazio esterno dove poter far crescere un po’ di verde e trascorrere il tempo libero con la famiglia e gli amici. Francesi e polacchi sono veri e propri paladini del giardino (più di tutti gli altri, anche degli inglesi), con l’80% rispettivamente che afferma di preferire di avere un qualche tipo di spazio verde. Anche i tedeschi (72%), gli spagnoli (70%), gli italiani (69%) e gli inglesi (69%) privilegiano di gran lunga il possesso di un giardino piuttosto che uno spazio interno più grande.
Quando si parla di giardini privati, di solito il pensiero va alle feste, ai barbecue e ai bambini che giocano insieme sotto il sole splendente. Ma la realtà è che i giardini richiedono amore, cura e manutenzione tutto l’anno, anche se li usiamo di più in primavera e in estate. Gli europei sembrano, tuttavia, pronti ad accogliere questa responsabilità: l’opinione diffusa è che occuparsi del giardino sia tempo ben speso. In generale, più della metà (51%) degli intervistati non ritiene che la cura del verde richieda troppo tempo o impegno: I francesi e i britannici sono i primi ad affermarlo – con rispettivamente il 65% e il 61% – seguiti da italiani (52%), polacchi (49%), tedeschi (43%) e spagnoli, questi ultimi forse un po’ più dubbiosi (34%).
Considerando che, dagli anni ’80, l’Europa si sta riscaldando a una velocità doppia rispetto alla media mondiale1, gli spazi verdi diventano sempre più importanti e bisognosi di attenzione. Prendersi cura del proprio giardino, grande o piccolo che sia, significa prendersi cura di un ecosistema vivente e richiede molta attenzione, oltre all’attrezzatura necessaria. Quali sono le priorità dei proprietari di giardini in Europa per migliorare il modo in cui si prendono cura del verde? Al momento dell’acquisto di attrezzature e strumenti per il giardinaggio, la qualità è il fattore che – in media – viene considerato più importante nei sei paesi (70%), seguito dall’accessibilità in termini di costo (63%). Non solo: come tendenza generale, i proprietari di giardini in tutti i paesi considerano fondamentale anche la facilità di utilizzo (57% in Italia, 55% in Germania, 54% in Spagna) e la comodità/maneggevolezza (68% nel Regno Unito, 67% in Francia, 63% in Spagna).
Nota metodologica: sondaggio condotto da YouGov Italia a marzo 2024 su un campione di 6101 residenti in Italia (1010), Spagna (1029), Francia (10123), Germania (1019), Polonia (1020), Regno Unito (1010).