In un videoracconto inedito da 13 puntate il 1° nuotatore artistico italiano Giorgio Minisini spiega come la passione per lo sport superi le barriere di genere.
Per la giornata mondiale dell’educazione del 24 gennaio l’App di Sporters sceglie di raccontare il superamento delle barriere di genere grazie alla promozione dei valori educativi e inclusivi dello sport che apre ai livelli agonistici anche discipline inizialmente inaspettate per gli uomini. Giorgio Minisini infatti, il primo nuotatore italiano ad affermarsi internazionalmente nel nuoto artistico, racconta la propria attitudine atletica in 13 videolezioni dal titolo “Nulla è impossibile”. I contenuti ruotano attorno a come la passione per lo sport possa tradursi in una professione. Il protagonista dello storytelling ripercorre i momenti chiave che hanno contrassegnato la sua carriera a partire da ostacoli, pregiudizi, difficoltà psicologiche passando anche attraverso le soddisfazioni più grandi in qualità di pioniere e primatista. Non è mancata la solitudine tipica di chi si fa strada in un ambiente storicamente popolato dal solo genere femminile, ma è stata più forte la volontà di uscire positivamente anche da atti di bullismo facendo della fragilità la propria forza e grazie a caparbietà, pazienza e ostinazione per realizzare un sogno.
La sua affermazione anche all’estero gli ha consentito di infrangere antichi tabù e stereotipi in ambito sportivo anche dal punto di vista normativo. L’accesso a un Mondiale prima precluso è arrivato solo nel 2015 – edizione inaugurale del duo misto – in cui Minisini conquista 2 bronzi, poi l’oro due anni dopo, l’argento agli Europei nel 2018 come nel 2019 ai mondiali, mentre nel 2022 è ancora oro. Ma è in quell’anno, agli Europei di Roma, in cui è stata introdotta per la prima volta la prova maschile singola che gli è valsa la medaglia più preziosa.
Il valore dello sport non è dato solo dal risultato ottenuto, ma da ciò che determina il percorso per raggiungerlo, anche in termini ispirazionali e di accoglienza, come è stato durante la performance con Arianna Sacripante, affetta da Sindrome di Down e col sogno di poter gareggiare alle Olimpiadi in competizioni miste in cui anche gli atleti paralimpici possano partecipare.
La masterclass quindi pone al centro una nuova cultura sportiva che evidenzia i vantaggi di seguire impronte formative per la Next Gen. L’App di Sporters agisce proprio nell’ottica di trasferire i valori educativi dello sport attraverso uno strumento di digital edutainment che racconti storie significative e di impatto. E questo avviene inoltre nel momento storico piu’ alto per il diritto allo sport, con la modifica all’art. 33 della Costituzione che ha introdotto il nuovo comma: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme», che incarna un perfetto esempio di democratizzazione all’approccio atletico. Dimostrazione concreta perciò della necessità di aprire nuovi percorsi di inclusione sociale in affiancamento alla pratica sportiva, presentando un modello nuovo in cui i ragazzi possano riconoscersi guardando oltre alla mera ricerca del risultato sportivo a tutti i costi e perseguendo principi salutari come propone Sporters.