La nascita dei monopoli “Big Tech” nel cloud

Una riflessione sulla possibile nascita di monopoli (e sulle conseguenze) da parte di attori Big Tech nel mercato IT. A cura di Massimo Nasini (nella foto), Sales Manager di CoreTech.

Sono ormai diversi anni che si sente parlare di “Big Tech”: le più grandi (e invadenti) aziende del mondo IT (Information Technology), che dominano con quote  a doppia cifra settori importanti di mercato con i loro prodotti e servizi praticamente onnipresenti. Stiamo parlando soprattutto, ovviamente, dell’offerta di software su Cloud, in modalità SaaS (Software-as-a-Service), che ormai ha superato la tradizione dei pacchetti acquistati e installati On-Premises (cioè su server interni di proprietà dei clienti) da aziende e privati. Più nello specifico, affrontiamo il tema della situazione di mercato nella gestione del software su Cloud, oggi dominato da pochi attori in un regime di quasi monopolio e con quote di mercato in costante crescita.

Il dominio (quasi) incontrastato di AWS e Azure

Secondo uno studio compilato da Statista (https://www.statista.com), nel primo trimestre 2024 le quote del mercato infrastrutturale Cloud detenute dai principali attori sono suddivise come nel seguito. Amazon AWS (Amazon Web Services) detiene il 31% del mercato globale, seguita da Microsoft Azure, con il 25% e da Alphabet-Google Cloud, piuttosto staccato, con il 10%. A seguire, tutti gli altri attori internazionali, tra cui per esempio le Cinesi Alibaba e Tencent con quote inferiori al 4% ciascuna. Possiamo perciò dedurre che, tra loro, le prime tre aziende attive nel settore delle infrastrutture e dei servizi cloud detengono circa il 66% del mercato globale. Stiamo parlando, lo sottolineiamo ancora una volta, di un quasi monopolio. Questo cosa comporta per gli utenti e, più in generale, per il mercato dei servizi IT? È presto detto: da una parte, l’evoluzione delle infrastrutture è legata strettamente all’andamento dei risultati finanziari delle Big Tech e degli investimenti che queste sono in grado di (e disponibili a) effettuare. Dall’altra, sarà difficile che i prezzi scendano in modo interessante; inoltre, le politiche commerciali saranno sempre più incentrate sui rapporti che gli utilizzatori saranno in grado di negoziare con i Big.

Possibili evoluzioni

Il quadro può ovviamente ancora cambiare, anche se lo spostamento verso l’alto della soglia economica d’ingresso al mercato continuerà ancora, come sempre accade in regimi di monopolio. Quindi diventerà sempre più difficile e costoso accreditarsi come fornitori nell’ambito PaaS (Platform-as-a-Service) e SaaS, soprattutto considerando che anche la qualità dei servizi offerti dovrà crescere di conseguenza. Ciò si tradurrà inevitabilmente nella difficoltà per i piccoli fornitori di affermarsi su un mercato che diventerà sempre più rigido. Tuttavia, le strade per uscire da questo impasse ci sono: innanzi tutto, allearsi a fornitori che abbiano già le competenze e le soluzioni pronte per supportare clienti sempre più esigenti e complessi. Secondariamente, informarsi continuamente (seguire corsi di formazione, spesso disponibili anche su base gratuita) e collaborare attivamente con aziende magari anche concorrenti, ma che condividono esigenze e cercano soluzioni analoghe alle proprie. Tutte attività che CoreTech (https://www.coretech.it) svolge da anni con successo e su cui è pronta a confrontarsi col mercato.

433 visualizzazioni

ARTICOLI CORRELATI