Il progetto di rigenerazione urbana The Sign vince il Premio Regula per l’architettura

L’edificio che ospiterà la futura sede di L’Oréal Italia in The Sign, firmato da Progetto CMR – Società di Progettazione Integrata che nel 2024 ha celebrato 30 anni di attività – ha ricevuto giovedì 19 dicembre, nella cornice del Campidoglio, il prestigioso PREMIO REGULA nella categoria Prima di Copertina, che riconosce solo i migliori progetti architettonici, urbanistici, infrastrutturali e di design a firma italiana.

L’immobile, con 9 piani fuori terra, completa l’intervento di rigenerazione urbana The Sign firmato da Progetto CMR e promosso da Covivio nel quadrante sud-ovest di Milano. Esteso su un’area che fino al 1997 era la sede dell’ex Fonderia Vedani, The Sign si presenta oggi come un business district innovativo, già sede di importanti multinazionali, quali Aon e NTT Data, con una ricca offerta di servizi nell’ambito della ristorazione, una piazza intitolata a Fernanda Pivano di circa 4.000 mq e spazi pensati per valorizzare la biodiversità del luogo.

Gli edifici The Sign hanno già ottenuto la certificazione LEED Platinum, e anche l’edificio L’Oréal Italia seguendo il modello del primo lotto del distretto dove sono stati predisposti spazi per le farfalle e nidi per le api, si appresta a essere BiodiverCity®: la certificazione internazionale che valuta e promuove l’importanza della biodiversità nei progetti immobiliari nati da un’iniziativa di rigenerazione urbana. The Sign è il primo sviluppo in Italia ad aver ottenuto questo risultato.

Elemento caratterizzante del concept architettonico di The Sign è il SEGNO, un filo conduttore che unisce visivamente gli edifici e gli spazi pubblici. Il segno si origina dall’arrivo del flusso pedonale alla fermata della metropolitana di Romolo, attraversa i quattro edifici, la piazza, e si declina in un percorso definito da materiali e tracce di luce nella pavimentazione. Nelle facciate si ritrova nel luminoso curtain wall vetrato che si affaccia tra le interruzioni della ‘pelle’ metallica con toni cromatici differenti che richiamano e omaggiano la tradizionale vocazione della Vedani dove i materiali erano quotidianamente lavorati, fusi e riciclati. Nelle sistemazioni esterne la pavimentazione in pietra chiara assume una colorazione più scura rotta da una vena luminosa realizzata mediante un sistema LED. Questo unico semplice gesto tiene unito l’intervento, lo ricuce con il contesto e lo rende riconoscibile.

Il riconoscimento è stato consegnato a conclusione dell’evento organizzato dall’associazione culturale Liber, in collaborazione con la casa editrice Rde dell’editore Riccardo Dell’Anna, che pubblicherà i progetti nel volume di pregio 100 Progetti Italiani.

Photo credits: Diego De Pol.

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