Nel 1856 Francesco Cirio, all’epoca un ventenne originario di Nizza Monferrato e cresciuto a Fontanile, nell’Alto Monferrato, avvia a Torino la sua impresa introducendo per primo in Italia la tecnica dell’appertizzazione per la conservazione dei prodotti ortofrutticoli e ricevendo nel 1867 importanti riconoscimenti alla Grande Esposizione Universale di Parigi. Alla morte del fondatore, avvenuta il 9 gennaio 1900, l’industria “Cirio – Società Generale delle Conserve Alimentari” risulta tra le più grandi in Europa nel settore agroalimentare.
L’eredità di Francesco Cirio viene raccolta dalla famiglia Signorini che promuove lo sviluppo dell’azienda con nuovi stabilimenti conservieri in Campania. Dalla metà degli anni Venti, Cirio entra nel vissuto delle famiglie italiane con un sapiente utilizzo degli strumenti pubblicitari. Il claim “Come natura crea, Cirio conserva” accompagna questa crescita. Nel 1970 la Cirio viene ceduta alla SME (società del Gruppo IRI) che la controlla fino al 1993, anno della privatizzazione.
Nel 2004 il consorzio cooperativo bolognese Conserve Italia interviene con l’acquisizione del marchio, che aveva necessità di essere rilanciato, un intervento che di fatto evita la delocalizzazione della produzione. Si avvia contestualmente il processo di internazionalizzazione del marchio Cirio, che diviene sempre più ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Nel 2013 è stata rinnovata l’immagine di Cirio secondo i valori di sempre e con uno sguardo al futuro che valorizza qualità e italianità dei prodotti.