Cinque donne bartender sperimentano insieme guardando alla rinascita e al futuro della mixology. L’anima gentile della Sicilia in un bicchiere! Con protagoniste le toniche Polara ’53, la Palermo Cocktail Week fino a domenica 24 novembre con eventi, masterclass e un talk tutto al femminile.
La Sicilia è un’isola che sussurra storie, un luogo dove i sapori parlano, le tradizioni si intrecciano e ogni sorso diventa un viaggio. Tra limoni accesi dal sole e mandorli in fiore, l’arte del bere bene si trasforma in poesia grazie a bibite Polara e alla sua linea premium di toniche Polara ’53 che porta l’essenza dell’isola nei migliori cocktail. Lo farà da protagonista assoluta alla nuova edizione di Palermo Cocktail Week, che da lunedì 18 novembre e fino a domenica 24 novembre, promuove una settimana di eventi coinvolgendo 19 location, 22 guest e bartender, con ben 18 masterclass e un talk tutto al femminile. Tra i banchi dei cocktail bar coinvolti nell’evento, brilla la storia di cinque bartender donne: Sofia Mammana, Ester Badami, Barbara Hanna, Manuela Chiaramonte e naturalmente Chiara Mascellaro (nella foto), brand ambassador di Polara ’53. Provenienti da esperienze e culture diverse, queste donne esplorano la miscelazione da prospettive nuove, con l’obiettivo di raccontare l’anima femminile della mixology attraverso cocktail che parlano di rinascita, leggerezza e forza. E in questa speciale settimana le toniche Polara ’53 non saranno solo l’ingrediente dei cocktail ma il cuore pulsante di una sperimentazione che esalta il talento, l’amicizia e la rinascita, rilanciando il legame tra culture, persone e storie.
Sofia Mammana è bar manager di Forno Santa Maria. Ha iniziato la sua carriera a soli 18 anni, costruendo un percorso che alterna esperienza nei cocktail bar a collaborazioni di prestigio con chef stellati. Decisamente diversa la storia di Ester Badami, biologa cellulare e ricercatrice, che ha trasformato la sua passione per la scienza in arte mixologica, con creazioni che uniscono rigore scientifico e creatività. Mescola influenze brasiliane e ingredienti ricercati la head barlady di Terra Natural Spirit, Barbara Hanna pronta a dar vita a cocktail che raccontano una storia di passione e sperimentazione mentre Manuela Chiaramonte, barlady di Cantavespri, combina semplicità, professionalità e un’irrefrenabile voglia di innovare, spingendosi sempre oltre per perfezionare le sue creazioni. Saranno tutte ospiti del talk-masterclass “Cosa beve una bartender – Il lato gentile del cocktail”, condotta dalla campionessa internazionale di bartending Chiara Mascellaro, in programma il 21 novembre dalle ore 14 presso Villa Filippina (Piazza San Francesco di Paola, 18). Un appuntamento, fortemente voluto da Polara, che si propone come un esclusivo talk al femminile, in cui verranno esplorate le diverse sfumature dell’arte della mixology attraverso il talento e le personalità delle ospiti. Ma un primo assaggio lo si avrà già martedì 19 novembre con le due guest di Chiara Mascellaro, la prima dalle ore 18 presso Terra Natural Spirit insieme a Barbara Hanna, la seconda dalle 20,30 presso Forno Santa Maria, insieme a Sofia Mammana. Proporranno tre cocktail che diventano un omaggio all’isola e alla vita, tre messaggi con un unico filo conduttore: l’anima della Trinacria. Si inizia con il cocktail “Bia”, ideato da Sofia Mammana, dedicato alla forza della vita, per celebrare la resilienza e l’autodeterminazione delle donne. C’è poi “Nuvola”, creato da Chiara Mascellaro, è simbolo di leggerezza e propone un mix di ingredienti bianchi e salutari, in un omaggio alla libertà interiore. Infine il cocktail “Alba” realizzato da Barbara Hanna per raccontare la rinascita con sapori che evocano il futuro e la speranza. Ogni drink rappresenta un viaggio tra i sapori siciliani, abbracciando materie prime del territorio e interpretandole con creatività e rispetto anche grazie alle toniche premium “Polara ’53” con ingredienti naturali, bolla persistente e ridotto contenuto di zucchero.
Con Polara, la Palermo Cocktail Week diventa non solo una celebrazione del bere bene, ma anche un laboratorio di sperimentazione, con l’isola al centro di una visione che unisce anime diverse e dà vita a un futuro ancora tutto da miscelare.