Con l’inizio del nuovo anno, il termine ultimo per le strutture ricettive per ottenere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è ufficialmente arrivato. A seguito di questa scadenza, sono partiti i controlli per garantire la conformità alla normativa vigente.
Bed-and-breakfast.it, riconosciuto come il principale operatore italiano nel settore delle piattaforme di viaggio, da mesi è impegnato a sensibilizzare sul tema e a mettere in luce l’importanza di adempiere a questa nuova regolamentazione sia ai propri utenti che riportando l’attenzione ai media. Oggi la piattaforma annuncia di aver completato l’oscuramento di 660 strutture prive di CIN, portando la percentuale di strutture in regola dal 94% al 100%. Tutti i codici CIN delle strutture presenti sulla piattaforma sono stati verificati manualmente per assicurare trasparenza e legalità, costituendo il primo caso in Italia in cui una piattaforma ha completato questo processo e segnando così un passo significativo verso la legalità e la conformità normativa. Inoltre, la metà delle strutture attualmente oscurate risultano già in possesso del CIR e potranno essere reintegrate una volta ottenuto il CIN.
“Sappiamo che molte strutture non sono ancora riuscite a ottenere il CIN a causa di ritardi indipendenti dalla loro volontà. A queste realtà vogliamo dire che siamo al loro fianco, pronti a supportarle in ogni modo possibile. Confidiamo che le difficoltà vengano presto risolte e che tutti possano conformarsi alla nuova normativa senza penalizzazioni. Continueremo a lavorare con serietà e passione per garantire un servizio di qualità, attento alle esigenze di chi ci sceglie” – commenta il founder di Bed-and-breakfast.it Giambattista Scivoletto (nella foto).
Tale verifica è anche necessaria per contrastare il fenomeno delle strutture abusive, un problema diffuso come dimostrato da notizie recenti avvenute nella città di Napoli, dove alcune attività ricettive hanno utilizzato codici CIN falsi per iscriversi alle piattaforme online.
“Contrastare tali pratiche è fondamentale per tutelare non solo gli ospiti e gli operatori onesti del settore, ma anche per garantire un ambiente di lavoro sicuro, etico e conforme alle normative. È necessario intervenire con decisione per prevenire abusi, frodi e comportamenti ingannevoli che possano danneggiare la qualità e la reputazione del mercato turistico. Solo attraverso azioni concrete possiamo creare un sistema che promuova trasparenza e fiducia, proteggendo i diritti di tutti i soggetti coinvolti” – ha dichiarato Giambattista Scivoletto.
A differenza di molte OTA (Online Travel Agencies), che non hanno ancora intrapreso azioni nonostante l’obbligo di oscurare le strutture prive di CIN, questa iniziativa rappresenta un esempio di responsabilità nel mercato turistico italiano.