Al via la dodicesima edizione di “Isola del Tesolio”

Una giornata interamente dedicata all’olio extra vergine d’oliva siciliano, promossa dal Co.Fi.Ol, il Consorzio della filiera olivicola. Quest’anno la giornata di studi e tasting sarà dedicata al valore dell’olio IGP di Sicilia nella dieta Mediterranea.

Si svolgerà sabato 8 settembre, dalle ore 9 alle ore 12 presso il Giardino di Costanza di Mazara del Vallo, la dodicesima edizione de L’isola del Tesolio. Una giornata interamente dedicata alla Sicilia e al suo olio extra vergine d’oliva, organizzata e promossa dal Co.Fi.Ol, il Consorzio della filiera olivicola presieduto da Alessandro Chiarelli.

Il tema del dibattito dell’edizione 2018 sarà l’utilizzo dell’olio extra vergine di oliva a marchio IGP Sicilia nella dieta mediterranea. Grazie alle sue straordinarie qualità nutritive, l’extra vergine costituisce da sempre il prodotto fondamentale della cucina italiana. Alimento indispensabile nella dieta mediterranea, lo si ritrova in tutti i principali piatti della tradizione popolare.

L’olio extra vergine per la sua delicatezza e i suoi bassi contenuti di grassi, permette di creare piatti bilanciati sia dal punto di vista nutritivo che del gusto. E’ proprio grazie al suo uso che la dieta mediterranea è diventata un vero e proprio modello nutrizionale, in grado di coniugare ottimi sapori ad una vita longeva. Diversi studi hanno già dimostrato i numerosi vantaggi per la salute derivanti dalla dieta mediterranea, a cominciare dal mantenimento del peso corporeo ideale.

Le origini della dieta mediterranea si perdono indietro nel tempo, frutto della saggezza millenaria dei popoli del bacino del Mediterraneo che è giunta fino a noi con il suo bagaglio di storia, cultura e tradizioni. Una dieta ricca, salutare, semplice ma al tempo stesso variegata e completa. Insieme all’olio di oliva extravergine troviamo anche pane, pasta, legumi, latte e formaggi, frutta, verdure e ortaggi, pesce e carni, sono questi i cibi più rappresentativi della tradizione alimentare mediterranea, tradizione che anche nei Paesi più industrializzati viene oggi proposta come modello ideale di alimentazione. In questo paniere, l’olio extra vergine di oliva occupa un posto di primaria importanza in quanto principale fonte di lipidi, l’energia di riserva che serve al nostro corpo per svolgere le funzioni vitali.

L’assunzione di grassi è essenziale per una buona alimentazione, ma bisogna saper selezionare il tipo di grasso migliore per il nostro metabolismo. Proprio per questa ragione si deve scegliere l’olio d’oliva, capace di fornire grassi nella forma migliore per l’organismo, vale a dire sotto forma di acidi grassi monoinsaturi, che sono estremamente digeribili e aiutano a mantenere nel migliore dei modi il nostro organismo, fornendo un sostanziale equilibrio tra colesterolo “buono” (che funziona come “spazzino delle arterie”) e quello “cattivo”. Inoltre è una fonte di vitamine e un aiuto per l’assimilazione delle vitamine contenute negli altri cibi. Per ottenere tutto questo, è necessario però consumare sempre e solo un prodotto di alta qualità.

“Grazie all’attività del Consorzio – afferma Alessandro Chiarelli, Presidente del CO.FI.OL – riusciamo a dar voce e a promuovere gli olivicoltori e i frantoiani siciliani. Il nostro obiettivo è quello di creare un modello vincente di filiera olivicola che possa aumentare la capacità produttiva dei singoli olivicoltori, per poter immettere sul mercato un prodotto competitivo dal punto di vista qualitativo e quantitativo. In questo modo l’IGP Sicilia pilastro della tanto celebrata e apprezzata dieta mediterranea, così come tutte le produzioni di eccellenza dell’isola che vanta il maggior numero di DOP, avrà la diffusione che merita”.

Per uno sviluppo del comparto siciliano è fondamentale l’associazionismo tra i frantoiani e gli olivicoltori. L’olivicoltura, infatti, è una pratica molto complessa e occorre valorizzare la millenaria tradizione olivicola siciliana attraverso l’uso consapevole e intelligente delle nuove tecnologie. Per questo motivo l’associazionismo è fondamentale, dai frantoiani dipende la lavorazione e la destinazione del prodotto. Sono loro che in questa partita giocano un ruolo chiave e strategico.

La Sicilia dell’olio e delle olive ha grandissima potenzialità. A parlare chiaro sono i numeri. Nell’Isola esistono circa 150 diverse varietà di olive e la regione è il terzo produttore nazionale dopo Puglia e Calabria.

Nella Regione Sicilia ci sono 619 Frantoi Oleari (*dati fonte Agea), Oleifici attivi, distribuiti in tutte le 9 province siciliane: Provincia di Palermo (124 frantoi), Agrigento (91), Messina (84), Catania (67), Enna (44), Siracusa (36), Ragusa (33), Trapani( 97) e Caltanissetta (43 frantoi). Sei le DOP presenti nell’area olivicola siciliana, rispettivamente nelle province di: Trapani con due Oli DOP (Valli Trapanesi, Valle del Belice), Palermo (Val di Mazara), Messina (Valdemone), Catania (Monte Etna), Ragusa (Monti Iblei).

Co.Fi.Ol (Consorzio Filiera Olivicola)

Il Consorzio nasce su impulso di Manfredi Barbera di Premiati Oleifici Barbera nel 2011, proseguendo il lavoro di aggregazione di filiera iniziato nel 2001 dal Consorzio Oleifici Siciliani, con l’obiettivo di promuovere un processo di ricognizione, coesione e sviluppo della filiera olivicola siciliana. La stessa deve poter oggi trovare in se stessa, e nella molteplicità dei soggetti che la compongono (piccoli coltivatori, frantoiani, piccole e medie aziende di confezionamento e vendita), le ragioni di una nuova alleanza per rilanciare sul territorio una nuova e più efficiente compagine del tessuto produttivo e, sul mercato, un olio extra vergine d’oliva certificato, garantito e ad alto valore aggiunto. Dal 31 luglio 2017 Alessandro Chiarelli è il nuovo Presidente del Consorzio.

Il consorzio è oggi composto da: 6 stabilimenti di confezionamento e stoccaggio di olio extra vergine di oliva di origine protetta: DOP Monte Etna; DOP Valle del Belice; DOP Val di Mazara; DOP Valli Trapanesi, DOP Monti Iblei, DOP Valdemone; una rete di 54 frantoi che, negli ultimi tempi, ha saputo investire in tecnologia e sviluppo oltre che nelle fonti di energia rinnovabile; 230 olivicoltori e una Organizzazione di produttori (OP); un indotto di oltre 5.000 olivicoltori.

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