In occasione della Giornata Internazionale della Pizza (17 gennaio 2025), l’ANICAV, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, fa il punto sui consumi interni e anche su quanto pomodoro viene usato nelle pizzerie e nei ristoranti italiani su questo piatto bandiera. Secondo le stime dell’ufficio studi dell’ANICAV in Italia circa 7 pizze su 10 sono a base pomodoro, per un totale di oltre 200 milioni di kg di conserve rosse impiegate nella 40 mila pizzerie nel nostro Paese.
Più in generale, l’oro rosso è amatissimo da tutti gli Italiani che ne consumano, a casa, oltre 700 milioni di kg in un anno. Per quanto riguarda le preferenze si nota una netta prevalenza della passata di pomodoro che rappresenta circa il 57,8% dei derivati venduti in Italia. A seguire la polpa (19,2%), i pelati (10,2%), i sughi pronti (7,9%) e i pomodorini (3,4%).
“Da sempre in Italia e nel mondo la pizza per eccellenza è quella condita con il pomodoro che rappresenta un elemento identitario di questo piatto. – dichiara Giovanni De Angelis, Direttore Generale di ANICAV – È, infatti, difficile immaginare una pizza senza pomodoro, in particolare la Pizza napoletana il cui Disciplinare prevede, tra l’altro, l’utilizzo del pomodoro pelato di Napoli, una delle eccellenze italiane riconosciute nel mondo. Nonostante questo indiscusso connubio, tra tutti gli ingredienti utilizzati per la pizza, il cui prezzo negli ultimi anni ha fatto registrare significativi aumenti, il pomodoro resta tra quelli con un costo più esiguo al quale, purtroppo, molto spesso non viene riconosciuto il giusto valore.”
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